Un magnifico territorio è stato dichiarato dall’ UNESCO
PATRIMONIO MONDIALE DELL’ UMANITA’ PER IL PAESAGGIO VITIVINICOLO
Vineyard Landscape of Piedmont: Langhe-Roero and Monferrato
I percorsi sono stati studiati far recuperare e comprendere ai partecipanti l’anima di questo territorio. Lo sforzo del biker quindi riprende e celebra la fatica che comportava coltivare e mantenere questi luoghi da parte dei nostri nonni e delle generazioni precedenti, quasi come momento di ricerca, di analisi e di unione tra generazioni.
«È un riconoscimento fondamentale per affermare il valore culturale della nostra agricoltura. È la prima volta, infatti, che l’ Unesco riconosce un paesaggio vitivinicolo italiano quale bene unico al mondo, patrimonio dell’umanità per la sua eccezionalità rurale e culturale. È un risultato prezioso che rafforza il posizionamento a livello di mondiale di alcune delle produzioni vitivinicole più pregiate e apprezzate del nostro Paese», al tempo stesso l’ Unesco ha riconosciuto l’essenzialità dell’agricoltura e degli agricoltori quali sentinelle nella conservazione del paesaggio.
Correre, camminare, usare la bici da strada, la Gravel, la mountain bike o la e-bike in mezzo ai boschi ai noccioleti e ai vigneti è ancora più affascinante e spettacolare sapendo che questo territorio così particolare è stato modificato dall’uomo, creando terrazzamenti a secco, vigneti inerpicati per i pendii, mantenendo una unicità rurale e paesaggistica unica al mondo nel suo genere.
Da qui è nata l’idea di organizzare un evento ciclistico per i soci dell’associazione, ma non solo, per lo sviluppo di questi luoghi, volto ad unire le comunità, che esalti il territorio del vino e la fatica che richiede la loro coltivazione nell’intento di creare una sinergia tra questa attività outdoor, i paesi attraversati e i gli abitanti del luogo.
Salite, ripide discese, dolci tratturi…. un continuo muoversi su terreni diversi , sentieri, vigneti arroccati sui pendii delle colline, carrarecce, sterrate, antiche vie di comunicazione usate fino agli anni ’50, tracce create dai cinghiali e dai caprioli che popolano i numerosi boschi. Il paesaggio è unico e meraviglioso con piccoli paesi medievali e sontuosi castelli.
Chilometri di sentieri sono stati mappati e geolocalizzati, attraverso cinque Paesi, piccole vallate, torrenti, rocche, cantine, castelli.
La manifestazione permetterà ai soci e ai partecipanti di percorrere sentieri e tracciati sconosciuti, immergendosi completamente nel tessuto agricolo, scoprendo un panorama molto ricco, variegato, dove lo sguardo, correndo sui crinali collinari, si perde verso la catena alpina fin oltre i massiccio del Rosa e a sud fino alle alpi liguri.
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